Secondo l’indagine Rapporto Giovani fare volontariato potenzia le competenze relazionali ed è un esercizio di cittadinanza attiva.
La maggiore permanenza nei percorsi di istruzione, così come la frequentazione delle scuole superiori più impegnative, sembrano accrescere complessivamente il livello delle competenze anche in ragione delle differenti chance che ciascun percorso offre al di là e al di fuori dell’istruzione formale. Ne è un esempio la partecipazione ad attività di volontariato, che rappresenta un importante fattore di potenziamento delle competenze relazionali oltre che di esercizio della cittadinanza attiva. Ne hanno fatto esperienza 1 laureato su 2, 4 diplomati su 10, 3 qualificati o con titolo inferiore su 10. Anche nel caso delle campagne di pressione pubblica si può notare un trend simile, fatta eccezione per i giovani con titolo di licenza media o inferiore che risultano più attivi dei qualificati nelle manifestazioni di piazza e nelle campagne di pressione istituzionale, così come nella partecipazione a partiti o movimenti politici. Il dato dei qualificati, che su più indicatori risultano più deboli dei senza titolo, induce ancora una volta a riflettere sul problema della storica debolezza culturale e strutturale del canale della formazione professionale nel sistema italiano.