“Riconoscere, sostenere e sfidare l’ovvio” è il claim di Fondazione Alamo, una realtà di 15 imprenditori che si sono chiesti: “Quello che abbiamo imparato come possiamo metterlo a disposizione dei giovani, e non solo?”. Volontariamente e gratuitamente investono il loro tempo con chi vuole provare a sfidarsi, a dare forma a un’idea. Sono da poco scaduti i termini del Premio Alamo destinato agli under 35. Sono stati 40 i progetti ricevuti dalla Fondazione nei settori più diversificati, esclusi i temi legati al digital. Ma per tutto l’anno sul sito della Fondazione è sempre aperto un form di quattro pagine di campi obbligatori perché chiunque lo desideri possa condividere la propria idea di impresa per ricevere la valutazione di professionisti che si siedono allo stesso tavolo per approfondirne le potenzialità. «Chiunque si può rivolgere alla Fondazione sia una start up o un’azienda. Abbiamo scelto, in partciolare, di aiutare il manifatturiero», racconta Mario Saporiti, presidente di Fondazione Alamo. I lavori hanno preso il via ad Aprile 2016. A oggi sono oltre 70 le idee caricate sul sito. «Abbiamo contattato tutti quelli che si sono rivolti a noi e abbiamo fatto almeno un incontro con ognuno. Abbiamo aiutato a definire il business plan laddove necessario per sfidare il pensiero “ovvio” che non si possano sviluppare l’idea per mancanza di soldi. Prima bisogna verificare che l’idea abbia la forza per vivere nel mercato. Non bisogna mai incaponirsi su un’idea, ma approfondirla».
Con quattro di questi progetti la Fondazione Alamo si è coinvolta al punto di partecipare con il 10% delle quote.
Ecco una delle idee sostenute da Fondazione Alamo (fonte Newsletter Fondazione Alamo):