I giovani sono la categoria piu’ colpita dalla crisi del mercato del lavoro e la situazione appare grave soprattutto in Europa. E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto annuale dell’International Labour Organization (Ilo) sui trend globali dell’occupazione. “I giovani restano particolarmente colpiti dalla crisi, con 73,8 milioni di loro attualmente senza lavoro in tutto il mondo, ed è probabile che il rallentamento nell ‘attività economica spinga un altro mezzo milione di giovani tra i disoccupati entro il 2014”, si legge nel rapporto, “il tasso di disoccupazione giovanile, già cresciuto al 12,6% nel 2012, è previsto salga al 12,9% entro il 2017”.
“La crisi ha ridotto in modo drammatico le prospettive lavorative dei giovani, con molti di loro che restano disoccupati per lungo tempo sin dal loro ingresso nel mercato del lavoro, una situazione che non era mai stata osservata nei precedenti rovesci economici ciclici”, prosegue il rapporto, “Attualmente il 35% dei giovani disoccupati sono rimasti senza lavoroper sei mesi o piu’ nelle economie avanzate; nel 2007 erano il 28,5%”. Di conseguenza, “un numero crescente di giovani sono diventati scoraggiati e hanno lasciato il mercato del lavoro”. “Nei paesi europei, dove questo problema e’ particolarmente grave”, sottolinea l’Ilo, “il 12,7% dei giovani risulta non occupata, ne’ impegnata in attivita di studio o formazione, un tasso salito di quasi due punti dall’inizio della crisi”. Queste lunghe fasi di disoccupazione e scoraggiamento, “all’inizio della carriera di una persona”, avverte l’Ilo, “danneggiano anche le prospettive di lunghe termine, dato che le abilita’ professionali e sociali si erodono e non viene costruita un’esperienza di lavoro di valore”.