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7×1: la moda come strumento di comunicazione

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Ospite la prof.ssa Emanuela Mora, ordinaria di Sociologia della Comunicazione presso l’Università Cattolica di Milano e direttrice di ModaCult, centro di ricerca per lo studio della moda e della produzione culturale.

Come la moda puo’ essere uno strumento di comunicazione sociale e culturale dei giovani? Ne parliamo in occasione del concorso di narrativa Opera Prima, promosso dall’Istituto Toniolo. Tema dell’edizione 2019/2020 è “Mode.Modi”: oggi è sempre più difficile”essere alla moda”, poiché le mode sono molte, contradditorie e si sovrappongono tra di loro. Convivono modi di essere diversi, che ciascuno di noi è in grado di maneggiare: “essere alla moda” significa essere capaci di cogliere ciò che accade intorno a noi, essere proattivi.

“Essere alla moda” è un efficace strumento di comunicazione che ci permette di muoverci a diversi livelli, sia nelle interazioni personali, sia in ambito professionale e lavorativo. Oggi è possibile “essere alla moda” in tanti modi diversi, aderendo a modelli di vario tipo.

Ascolta qui la puntata integrale!

7×1: il concorso di narrativa “Opera Prima”

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Ospite della puntata Silvia Bonzi dell’Istituto Toniolo, per parlare di scrittura creativa, in occasione del concorso di narrativa “Opera Prima”, promosso dall’Istituto Toniolo.

Il concorso è giunto alla ventiduesima edizione ed è rivolto alla scuola primaria e secondaria di primo grado. Ai giovani viene chiesto di raccontare il loro modo di essere e la loro identità attraverso un breve testo, per capire come le tendenze possano influire sulla loro personalità. Il tema di quest’anno è, infatti, “Mode.Modi”: l’obiettivo del concorso è comprendere come e quanto i modi di essere, le culture e i trend influenzano la nostra vita.

Il concorso sarà presentato il 28 ottobre al Liceo Parini di Milano in occasione della lezione introduttiva: interverranno Luigi Ballerini, scrittore e psicoanalista, Elena Marta e Emanuela Mora, docenti dell’ Università Cattolica di Milano, e Renata Gorgani, dell’editrice Il Castoro.

Qui tutte le informazioni sul concorso “Opera Prima”.

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Generazione Z: uno sguardo positivo tra fede e vita

L’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile della Arcidiocesi di Udine propone per mercoledì 6 e mercoledì 13 novembre un mini-ciclo di incontri formativi presso il centro Paolino d’Aquileia di Udine, intitolato «Coordinate di Pastorale Giovanile: dopo il Sinodo sui giovani, nel tempo della Generazione Z».

Ospiti don Rossano Sala, salesiano, in veste di Segretario Speciale del Sinodo sui giovani, e la dott.ssa Daniela Marzana, psicologa e docente all’Università Cattolica Sacro Cuore, e collaboratrice dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, la quale tratterà il tema “Generazione Z e Millennials: sguardo positivo tra vita e fede”.

La dott.ssa Daniela Marzana interverrà anche giovedì 14 novembre sul tema “Sviluppo positivo degli adolescenti. Scuola, relazioni e partecipazione nella comunità” , in occasione del Ciclo di approfondimento sui temi della pastorale giovanile.

7×1: felicità e realizzazione professionale dei giovani

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Ospite della puntata Alessandro Rosina, docente di Demografia e Statistica sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, per parlare di felicità tra i giovani, intesa come realizzazione professionale.

Dai dati del Rapporto Giovani emerge che la felicità delle nuove generazioni è direttamente proporzionale alla loro realizzazione professionale: se studiano, lavorano, svolgono esperienze di volontariato e di servizio civile, si sentono gratificati e sono più felici. I giovani cercano esperienze positive, di valore e di confronto con gli altri: i più tristi sono, quindi, i neet, i giovani che né studiano né lavorano, che hanno più difficoltà nelle relazioni con gli altri e perdono fiducia nel loro futuro professionale.

Nel libro “Il futuro non invecchia” di Alessandro Rosina si parla dell’atteggiamento individuale e collettivo che dovremmo avere nei confronti del futuro, che dipende molto da come lo costruiamo nel presente, il quale deve essere inteso come il luogo di investimento e di produzione del benessere futuro.

Ascolta qui la puntata integrale!

7×1: il cinema e la Milano Movie Week

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Ospite della puntata Mariagrazia Cazzaniga, project manager di Fondazione Ente dello Spettacolo: durante la Milano Movie Week, la settimana del cinema coordinata dal Comune di Milano, la Fondazione Ente dello Spettacolo ha valorizzato molto la presenza dei registi durante la proiezione dei loro film, così da interagire con il pubblico durante i momenti di question time.

La Fondazione Ente dello Spettacolo ha promosso l’iniziativa “Lavori da film”, in collaborazione con Fondazione Cariplo e Informagiovani del Comune di Milano, rivolta ai giovani under 30: i ragazzi che vorrebbero lavorare nel mondo del cinema hanno avuto la possibilità di relazionarsi con i professionisti del settore, per comprendere gli studi e il percorso di formazione da svolgere.

Ascolta qui la puntata integrale!

Mandati ad accompagnare – Si accostò e camminava con loro

La Pastorale giovanile di Parma, in collaborazione con Azione Cattolica e Progetto Oratori, propone tre serate di formazione rivolte a catechisti, educatori e operatori pastorali, sul tema dell’educazione, dell’accompagnamento e della missione.

Il titolo dell’edizione 2019 è MANDATI AD ACCOMPAGNARE – Si accostò e camminava con loro”.

Il 7 ottobre ha aperto l’iniziativa la prof.ssa Elena Marta dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

Qui il programma dell’iniziativa.

Maggiori informazioni nell’articolo del giornale diocesano Vita Nuova.

#VitaComune,“nuove forme di vita cristiana”

L’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e ODL -Oratori Giovani Lombardi realizzano ogni anno il progetto di ricerca #VitaComune, grazie al contributo di Regione Lombardia.

Il progetto, previsto per settembre 2019, prende le mosse da alcune interessanti tendenze relative al rapporto tra giovani e Chiesa, emerse nel lavoro di ricerca condotto negli anni precedenti dall’Osservatorio Giovani, nella sua costante attività di studio e monitoraggio delle giovani generazioni, e dalla diocesi di Milano.

L’indagine intende produrre anzitutto una mappatura o censimento delle esperienze di vita comune, temporanea e permanente, presenti nella Chiesa lombarda, per poi concentrarsi sullo studio approfondito di alcune esperienze di vita comune permanente.

Due giovani su tre favorevoli a una revisione della legge sulla cittadinanza nella direzione dello “Ius Culturae”

L’immigrazione è uno dei temi più caldi nel dibattito politico. Molto controversi nel primo Governo Conte sono stati i due decreti sicurezza. Una delle condizioni per la formazione del Governo Conte bis da parte del centrosinistra è la loro abolizione, mentre il M5S vorrebbe limitarsi a intervenire sulle parti indicate non costituzionali dal Presidente Mattarella.

Un altro tema che si riapre con il nuovo governo è quello della riforma della legge sulla cittadinanza dei figli degli immigrati. La legge sul cosiddetto “ius soli” è naufragata nella precedente legislatura, prima del voto del 4 marzo 2018, non solo perché osteggiata dai partiti di destra, ma anche di timori nel centrosinistra di perdere consenso con l’approssimarsi delle elezioni. 

La questione torna oggi a porsi anche perché riformare la legge sulla cittadinanza rappresenterebbe uno dei più chiari segnali di discontinuità rispetto al Governo precedente e l’espressione di un nuovo approccio nei confronti di un tema comunque complesso e spinoso come quello dell’immigrazione.

Riproporre lo “Ius soli” potrebbe però non essere la soluzione migliore. Assegnare automaticamente la cittadinanza subito alla nascita presenta varie controindicazioni che hanno portato gran parte dei paesi, anche i più tolleranti, a non adottarlo (o ad averlo abbandonato).  E va anche considerato che l’idea di un tale automatismo, in una fase di forte preoccupazione dell’opinione pubblica sulla pressione migratoria, tende a suscitare timori e resistenze. Se l’idea di concedere la cittadinanza a chi è nato qui ed è già qui da anni, all’interno di un processo di integrazione della famiglia, è considerata largamente condivisa, più controversa è invece l’applicazione dell’automatismo a chiunque e in qualsiasi modo arrivi sul nostro suolo.

Più consenso potrebbe trovare invece lo “ius culturae”, proposta che sinora è rimasta in ombra rispetto allo “ius soli”. Lo Ius culturae condiziona la richiesta di cittadinanza all’aver superato almeno un ciclo scolastico. Ha alla base un principio che trova forte consenso nelle nuove generazioni, ovvero che ciò che si riconosce ad un giovane deve dipendere dal suo percorso e dal suo impegno, non tanto dalle caratteristiche dei genitori e dalla loro provenienza.

L’atteggiamento dei giovani verso tale proposta di legge è stato sondato all’interno di una indagine di approfondimento sul rapporto tra giovani e politica promossa dall’Osservatorio giovani dell’Istituto Toniolo e condotta da Ipsos ad aprile 2019. La rilevazione è stata realizzata su un campione rappresentativo su territorio nazionale relativamente alla fascia tra i 20 e i 34 anni. E’ stata condotta durante il Governo precedente e quindi non risente di un possibile cambiamento di clima sotto l’influsso del nuovo Governo.

Alla domanda “Lo Ius culturae prevede l’acquisizione del diritto di cittadinanza italiana per gli stranieri minorenni (nati in Italia o che vi abbiano fatto ingresso entro i 12 anni) e che abbiano frequentato regolarmente e con successo un percorso scolastico per almeno cinque anni nel territorio nazionale. Quanto sei d’accordo?” Oltre due intervistati su tre ha risposto “Molto” o “Abbastanza” d’accordo. Poco meno di uno su quattro ha riposto “Poco”, mentre chi ha un atteggiamento di completa chiusura è meno del 10 percento.

Le risposte degli intervistati

Le donne tendono ad avere un atteggiamento più positivo rispetto ai maschi. Tra i ventenni l’accordo coinvolge quasi tre giovani su quattro. Conta anche il titolo di studio, con maggiori resistenze ad estendere il diritto di cittadinanza ai figli degli stranieri da parte di chi ha meno risorse socioculturali. 

Alessandro Rosina, coordinatore scientifico della ricerca, afferma: “lo “Ius culturae” sembra partire da un ampio favore, ma chi lo propone deve cogliere la sfida di farlo diventare convincente anche rispetto a quel giovane su quattro che si dichiara “poco” favorevole e che può scivolare verso una ostilità se tale scelta fosse imposta dall’alto senza una campagna di informazione e un dibattito pubblico sul perché è utile rivedere la legge del 1992 sulla cittadinanza a favore di una crescita inclusiva del paese”.

Patto educativo tra scuola e famiglia

Mercoledì 16 ottobre, dalle ore 18.00, Domenico Simeone, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e membro dell’Osservatorio Giovani, interviene presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Cordoba sul tema “Per rifondare il patto educativo tra scuola e famiglia”.

Qui tutte le informazioni.

Il Rapporto Giovani 2019 – Lamezia Terme

Si terrà mercoledì 23 ottobre a Lamezia Terme il convegno “Il Rapporto Giovani 2019” in occasione dell’uscita della nuova edizione di “La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2019“, edito da Il Mulino.

Tra gli ospiti Emiliano Sironi, docente in Demografia e Statistica sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore per affrontare il tema “La condizione giovanile al Sud”.

Qui la locandina dell’evento.

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