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Il Rapporto Giovani

Edito da Il Mulino, il nuovo volume “La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2023” è acquistabile in tutte le librerie.

Qui l’indice dell’edizione 2023:

Introduzione
Tra incertezza e voglia di futuro, di Alessandro Rosina

Parte prima
I. Formarsi in aula e nei contesti di lavoro: il parere dei giovani italiani, di Pierpaolo Triani e Diego Mesa 

II. Il Valore aggiunto delle organizzazioni di economia sociale, di Maura Pozzi, Terri Mannarini e Elena Marta 

III. I giovani e la casa. Significati e prospettive, di Rita Bichi, Stefania Leone e Mauro Migliavacca

IV. Partecipazione politica e comportamento elettorale, di Andrea Bonanomi e Alessandro Rosina 

Parte seconda
V. La preoccupazione per il conflitto in Ucraina e l’incertezza sui progetti di vita, di Francesca Luppi 

VI. La preoccupazione per il riscaldamento globale e la mobilitazione dei Fridays for future, di Fabio Introini e Cristina Pasqualini

VII. La condizione giovanile in Toscana, di Francesca Tosi e Adriano Mauro Ellena 

VIII. Vivere in tempi di crisi: i giovani portoghesi e la transizione dal mondo scolastico a quello lavorativo nel corso dell’ultimo decennio, di Francisco Simões 

Nota metodologica, a cura di Ipsos 
Riferimenti bibliografici
Gli autori

Qui il webinar di presentazione

 


Scopri di più sulle precedenti edizioni:

Rapporto Giovani 2022

Rapporto Giovani 2021

Rapporto Giovani 2020

Rapporto Giovani 2019

Rapporto Giovani 2018

Rapporto Giovani 2017

Rapporto Giovani 2016

Rapporto Giovani 2014

Rapporto Giovani 2013

Perché il Rapporto Giovani? L’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ente fondatore dell’Università Cattolica, a partire dal 2012, ogni anno realizza il Rapporto Giovani, la più estesa ricerca disponibile nel nostro Paese sull’universo giovanile, fornendo dati comparabili a livello internazionale. Perché? I giovani si trovano spesso al centro del dibattito pubblico. Si avverte la necessità strumenti che siano in grado di far luce sui bisogni delle nuove generazioni e sulla loro complessa realtà. Il Rapporto è nato dalla collaborazione con il Laboratorio di Statistica dell’Università Cattolica e grazie al sostegno di Fondazione Cariplo. Inoltre, l’Istituto Toniolo si avvale della collaborazione di IPSOS S.r.l. in qualità di partner esecutivo. I risultati dell’indagine sono annualmente pubblicati dall’editrice Il Mulino (Bologna).
L’Istituto Toniolo ha dato vita a un vero e proprio Osservatorio, che oggi è un punto di riferimento in Italia sulla condizione dei giovani, fornendo dati, analisi e notizie che possano esplorare a fondo una componente essenziale della nostra società. Nel complesso, il progetto punta a concentrare l’attenzione pubblica sull’universo giovanile e le tematiche a esso legate, contribuendo così a meglio orientare politiche, servizi e progettualità.

7X1: la musica e la fede

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Oggi parliamo di musica, ma da un angolo più particolare: è la musica un mezzo per avvicinarsi alle domande più grandi della vita e un medium per arrivare alla fede? Ne parliamo insieme a Simone Bosetti, vicepresidente per il settore giovani dell’Azione Cattolica ambrosiana. Il nostro ospite ci segnala un importante evento che si terrà giovedì 21 marzo alle ore 18.30 all’Università Cattolica del Sacro Cuore, intitolato “Faber, uomo in ricerca”.

É un evento che si colloca sulla scia della fine del Sinodo dei giovani tenutosi ad ottobre 2018: attraverso la musica, che è parte costante della nostra vita, si possono esplorare i terreni più sconosciuti per interrogarsi sulle domande esistenziali che spesso i giovani si fanno, anche attraverso i testi di un grande cantautore come Fabrizio De Andrè. La sua capacità di raccontare le storie dei vinti senza dare giudizi e le domande che si pone, come quella su Dio, accompagnano spesso un giovane nelle sue scelte di vita.

In questo incontro nasce una doppia occasione: un’associazione di laici, come lo era De Andrè, provano a trasmettere il messaggio cristiano e a mettersi in gioco sulle domande della vita, ed è un esempio di intergenerazionalità, poiché c’è una collaborazione tra più associazioni (Azione Cattolica ambrosiana, Associazione Amici Università Cattolica, FUCI), secondo lo stile che il Sinodo ci insegna. É fondamentale dare valore al rapporto tra giovani e adulti, che sono la loro guida.

Ascolta qui la puntata integrale!

UNICATT incontra Matera 2019

Restituire, collaborare, conoscere, sviluppare insieme: queste le quattro parole chiave alla base delle proposte culturali che coinvolgono diversi attori, in primis gli oltre 600 studenti provenienti dalla Basilicata iscritti a percorsi di laurea dell’Università Cattolica.

L’iniziativa Progettiamo il futuro,  promossa congiuntamente da alcune facoltà dell’Università Cattolica, dal Servizio di orientamento dell’Ateneo e dall’Istituto Toniolo , prevede progetti di alternanza scuola-lavoro con le classi quarte di Licei ed Istituti tecnici attraverso un Peer to Peer Learning Process tra docenti e studenti. Il progetto terminerà a giugno 2019, quando saranno presentate, valutate e premiate le idee e le attività realizzate dagli studenti lucani durante questi mesi. L’obiettivo è quello di aiutare a orientare i ragazzi nel loro percorso formativo e ad attivare le loro risorse personali in progetti di sviluppo per il territorio.

Progettiamo il futuro vuole essere una risposta concreta al problema più volte sollevato anche dalle Chiese locali lucane dell’abbandono di tanti laureati della propria terra per mancanza di prospettive di lavoro.

Scopri di più sulle attività di Lucania FutureLab a questo link

7X1: i giovani e la famiglia

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Oggi parliamo di famiglia e di desiderio di genitorialitá dei nostri giovani, tema affrontato nell’indagine condotta dal Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo a gennaio 2019 su un campione nazionale di duemila giovani di età compresa tra i 20 e i 34 anni. Ospite della puntata Riti Bichi, docente di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e componente del comitato scientifico dell’Osservatorio Giovani.

Dall’indagine emerge che per le nuove generazioni il desiderio di realizzarsi è qualcosa che va oltre il benessere economico, ma è importante anche la componente relazionale: i giovani danno estrema importanza alle proprie relazioni affettive, soprattuto quelle familiari. Nonostante le difficolta economiche che sono ancora molto forti, i giovani italiani non voglio rinunciare a diventare indipendenti e creare la loro famiglia: quest’ultima e le sue forme sono profondamente cambiate nel corso dei decenni: sono in continua evoluzione, cambiano i ruoli al suo interno, come gli uomini che sono più consapevoli del loro doppio ruolo, portatori di risorse e di cura dei loro bambini.

Ascolta qui la puntata integrale!

Giovani: futuro presente. Tre sezioni video per esplorare il mondo dei millennials a partire da temi e dati dell’Osservatorio Giovani

Conoscere i giovani

Dieci video per tratteggiare un ritratto delle giovani generazioni

Le Sfide Educative

Sette interviste a genitori, nonni, insegnanti e sacerdoti

Educare alla fede

Luoghi, approcci ed esperienze pastorali che fanno la differenza

Romanae Disputationes 2019: i giovani, il desiderio e la felicità nella società contemporanea

I prossimi 8 e 9 marzo, presso le aule dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, oltre 1000 studenti e docenti delle scuole superiori italiane si riuniscono per dibattere sul tema: “Un extrême desir – Natura e possibilità del desiderio”, titolo della VI edizione del Concorso nazionale di filosofia per le scuole superiori, Romanae Disputationes.

Dopo la lezione inaugurale del dottor. Massimo Recalcati (psicoanalista e saggista) in ottobre, tra i 5000 studenti partecipanti si sono formati oltre 200 team che hanno elaborato un contenuto originale in forma scritta o video. Alla convention finale i lavori saranno aperti dal dialogo con il prof. Carmelo Vigna (Università Ca’ Foscari di Venezia). proseguiranno con il laboratorio di filosofia e musica, i workshop di filosofia applicata e si concluderanno con la sintesi del prof. Costantino Esposito (Università di Bari) e le tanto attese premiazioni. Grande novità del 2019 sarà il torneo di dibattiti filosofici – gli Age contra – dove i ragazzi dovranno disputare attorno a un tema per far emergere il valore delle proprie posizioni e capire le ragioni degli altri, attraverso l’arte argomentativa e il coordinamento del prof. Adelino Cattani (Università di Padova).

L’Osservatorio Giovani  vi invita al workshop “I giovani, il desiderio e la felicità nella società contemporanea” di sabato 9 marzo dalle ore 10.00, durante il quale interverrà la prof.ssa Elena Marta, membro del comitato scientifico del Rapporto Giovani.

Qui il programma completoProgramma_Romanae Disputationes 2019

7X1: il progetto Cattolica per lo Sport

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Questa settimana parliamo ancora di sport e delle prospettive professionali che si presentano per i nostri giovani insieme al nostro ospite Francesco Berlucchi, business developer di “Cattolica per lo Sport”, una piattaforma di esperienze e competenze dell’Università Cattolica per tutti gli attori del mondo dello sport, utile per fornire quelle competenze richieste dalle società sportive.

É impostare sviluppare le cosiddette soft skills, attraverso corsi di specializzazione, utili per il team building e per altri settori connessi allo sport, ed un’offerta formativa ampia, come quella fornita da Cattolica per lo Sport, ad esempio il Master Sport ed intervento psicosociale o il Master Comunicare lo Sport. La richiesta di formazione in questi ambiti è molto ampia da parte del mondo del lavoro, anche per chi è già professionista del settore, come i corsi “aperti” di team bulding, fitness o finance.

Ascolta qui la puntata integrale!

Economia: i giovani italiani vorrebbero essere padri più presenti verso i figli. Ma solo 1 su 5 è pronto a ridurre il tempo di lavoro

Rosina (Osservatorio Giovani), “Frenano fattori culturali ma anche un mercato del lavoro poco attento”.

Milano, 26 febbraio 2019

MILANO – Per gli uomini delle nuove generazioni è importante una realizzazione nella vita più ampia rispetto a quella lavorativa. Oltre al benessere economico viene assegnata crescente importanza ad altre dimensioni, come quella relazionale che ha la sua espressione più alta nel rapporto con un figlio. Tale rapporto risulta più ricco durante tutto il corso di vita, se si crea un attaccamento solido fin dai primi mesi dalla nascita. I nuovi padri sono anche sempre più consapevoli che un maggior impegno all’interno della famiglia consente migliori equilibri nel rapporto di coppia, soprattutto se la moglie o la propria compagna lavora. A frenare però cambiamenti in questa direzione sono carenze strutturali che resistenze culturali, che pesano in modo differenziato nelle varie categorie sociali.

Alla luce di questa valutazione, l’Osservatorio giovani dell’Istituto Toniolo grazie a un’indagine svolta a gennaio 2019 sui giovani tra i 20 e i 34 anni (campione rappresentativo nazionale di 2000 giovani) – con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo – su lavoro e scelte familiari, offre un’interessante chiave di lettura su gli under 35 e il desiderio di paternità e il rapporto con il mondo del lavoro.

Secondo l’indagine tra gli uomini che hanno già avuto un figlio, l’11,8% dei laureati ha aumentato il tempo di lavoro per guadagnare di più, contro il 30,6% di chi ha titolo basso. Mentre tra quelli che non hanno ancora figli, il 20,4% dei laureati opterebbe per una riduzione del lavoro per stare con il figlio, contro il 16,9% di chi ha titolo basso. Aumenterebbe il lavoro il 29,5% dei primi contro il 34,6% dei secondi. Per circa la metà degli intervistati la scelta sarebbe quella di lasciarlo inalterato. Dal lato dei padri, dunque, l’arrivo di un figlio porta a intensificare il lavoro, anziché ridurlo per stare con il figlio, soprattutto per la necessità di non veder ridurre le condizioni economiche della famiglia (tenuto conto che la povertà è aumentata negli ultimi anni soprattutto tra gli under 35 con figli).

Anche nell’ambito femminile l’indagine dell’Osservatorio Giovani mette in evidenza come tra le donne in età 20-34 che hanno già avuto un figlio: le laureate hanno mantenuto lavoro a tempo pieno nel 34,6% dei casi, quelle con titolo basso nell’8,1% dei casi. Tra le donne con titolo basso è più comune non lavorare. Invece, tra le donne che non hanno ancora figli, si è chiesto nel caso avessero un lavoro a tempo pieno e nascesse un figlio quale conseguenza si aspettano. Le  laureate hanno risposto che continuerebbero a lavorare a tempo pieno nel 45,4% dei casi, quelle con titolo basso nel 30,8%. Inoltre le prime passerebbero al part-time nel 38,4% dei casi contro il 46,0% delle seconde. Per le donne ci sono le difficoltà di conciliazione che portano a cercare di mantenere il posto di lavoro, ma in carenza di adeguati servizi per l’infanzia e aiuto maschile diventa spesso rischio di dover lasciare il lavoro. A riuscire a mantenerlo sono soprattutto le donne con titoli di studio più elevati.

“Come si vede – spiega ALESSANDRO ROSINA, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo – un giovane uomo su cinque è già propenso a cambiare modelli di comportamento rispetto a modelli più tradizionali e rigidi di padre e maggiormente schiacciati sul tempo di lavoro. Una percentuale apprezzabile ma ancora bassa, frenata sia da fattori strutturali che culturali, ma anche da un mercato del lavoro poco attento”. “Il segnale positivo – aggiunge ROSINA – arriva, però, dai laureati, per le migliori condizioni economiche, per la maggior apertura verso un nuovo ruolo paterno, ma anche perché tendono maggiormente ad essere in coppia con una donna laureata e che lavora. E’ in queste coppie che maggiormente si osserva un guadagno di spazio delle donne nel mercato del lavoro e il ritagliare nuovi spazi maschili all’interno della vita famigliare e soprattutto nel tempo dedicato ai figli.  Si tratta però di un cambiamento molto lento.

“Quello che emerge dai dati della ricerca- conclude ROSINA – è che continua ad esserci una forte differenza di genere anche nei giovani rispetto ai comportamenti nel caso di arrivo di un figlio. Conta inoltre molto il titolo di studio dei padri”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

7X1: le prospettive occupazionali nel mondo dello sport

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Ospite della puntata la professoressa Nicoletta Vittadini, docente di Sociologia della Comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, per conoscere le prospettive occupazionali nel mondo dello sport. Spesso lo sport è concepito solo come una passione, da praticare nel tempo libero, ma è davvero così? In realtà non esiste solo l’atleta, ma anche chi pratica lo sport senza raggiungere risultati olimpici, e il mondo della comunicazione che ne ruota intorno, come il piano organizzativo e il piano di supporto all’atleta.

É necessaria una formazione specifica per comunicare nel mondo dello sport, come quella offerta dal  Master Comunicare lo Sport dell’Università Cattolica, che forma professionisti della comunicazione sportiva: figure che collaborino nell’organizzazione e comunicazione di eventi, affianchino le professionalità del marketing per promuovere un club, una società, una lega sportiva, usino i media digitali per supportare i singoli atleti e gli sport che hanno meno visibilità, utilizzando la pratica dello storytelling.

Inoltre, l’aspetto più rilevante dei social media applicati nel settore sportivo è quello di aver prodotto due fenomeni: da un lato ha fornito piattaforme dove gli sport che hanno meno visibilità possano comunicare alla stessa maniera, dall’altro hanno però trasformato gli sportivi in celebrità, costringendoli a dinamiche comunicative non sempre appropriate alle loro attività. Anche in questo caso settore, dunque, è fondamentale utilizzare i social media in maniera consapevole e corretta.

Ascolta qui la puntata integrale!

7X1: le prospettive occupazionali nel settore dell’arte

7×1, il programma del’Istituto Toniolo che in sette minuti incontra una personalità che racconta una novità in onda il sabato alle 18.40 e in replica domenica alle 13.00 su Radio Marconi.

Parliamo del mercato dell’arte insieme al nostro ospite Giovanni Granzotto, storico, critico, mercante d’arte, e curatore di  molte esposizioni pubbliche di questo settore. Quali sono oggi le sfide e i cambiamenti per i nostri giovani nel mondo dell’arte? Di certo la velocità: il mercato dell’arte è diventato schizofrenico, oggi è difficile stabilire un progetto a lungo termine e nel giro di un anno o due i trend cambiano repentinamente.

I giovani sono attratti dagli sbocchi professionali di questo settore, ma spesso li ritengono troppo esclusive: il consiglio del nostro ospite è quello di conoscere, studiare ed applicarsi,  per poi entrare nel mondo concreto rischiando, anche in proprio, con grande  coraggio. Oggi il 45% dei giovani fa un mestiere non in linea con il suo percorso di studi: questo è un dato anche positivo, perchè rischiare significa appunto “giocare” le proprie competenze e passioni in qualcosa che non è già assicurato.

Ascolta qui la puntata integrale!

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