Home Blog Pagina 60

La condizione giovanile in Italia – 6 dicembre, Matera

La condizione giovanile in Italia
6 dicembre 2017 ore 10,00 – 13,30 – Casa Sant’Anna – Via La Nera, 14 Matera

Introduzione
Liberato Canadà, Delegato regionale Università Cattolica

Relazione
Paola Bignardi – La condizione giovanile in Italia

Interventi
Arturo Agostino – Accompagnare i giovani alla costruzione del loro avvenire – FORCOPIM Progetto Giovani

Roberto Cifarelli – L’impegno della Regione Basilicata per politiche attive per i giovani

Mons. Antonio Caiazzo – 48° Settimana Sociale dei Cattolici Italiani – Cagliari

Dibattito

Conclusione e saluti finali

Modera Don Filippo Lombardi – Delegato regionale Pastorale del Lavoro

Locandina Matera

I giovani e il non lavoro

Nella nuova puntata di 7×1 parliamo di Giovani e non lavoro: i Neet. Chi sono? Sono i giovani che non studiano e non lavorano. Ne discute un appuntamento “Neeting2” in programma il prossimo primo dicembre al centro congressi di Fondazione Cariplo. Il convegno è promosso da Fondazione Cariplo e dall’Istituto Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Quali sono le strategie di contrasto al fenomeno dei Neet? Lo abbiamo chiesto a Emiliano Sironi, ricercatore in demografia statistica e sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sironi sarà tra i relatori del convegno Neeting 2.

“Ci confronteremo sull esperienze di contrasto al fenomeno volte a favorire la prevenzione. Ci saranno interventi di docenti stranieri per condividere un accento globale. Dialogheremo anche sulle modalità innovative di intercettazione dei Neet anche attraverso le nuove tecnologie”.

 

Parole per capirsi: ai Millennials interessa il cinema?

Parole per capirsi: ai Millennials interessa il cinema?

Approfondiamo alcune parole d’attualità: la seconda parola da capire è Cinema. I Millennials sono ancora interessati ad anadare al cinema? Sì, il 91% ne vede uno a settimana e il 62% anche più di uno a settimana.

Chi sono i Millennilas? Sono i nativi digitali tra i 19 e i 34 anni. Una categoria demografica di studio fondamentale.

Con una parola a settimana vi racconteremo il mondo che cambia attraverso gli occhi dei Millennials.

Parole per capirsi: chi sono i Millennials?

Approfondiamo alcune parole d’attualità: la prima parola da capire è Millennials. Sono i nativi digitali tra i 19 e i 34 anni. Una categoria demografica di studio fondamentale.

Con una parola a settimana vi racconteremo il mondo che cambia attraverso gli occhi dei Millennials.

 

 

 

 

 

 

E tu sei mai caduto in trappola negli “inganni della Rete”?

La  rete  e  i  social  network  non  sono  a  priori  luoghi  virtuosi,  così  come  non   sono   luoghi   da   demonizzare   e    guardare    necessariamente    con    sospetto e diffidenza. dipende dall’uso che se ne fa. La rete ha le sue logiche, le  sue  regole,  i  suoi  inganni  e  le  sue  trappole.  Cosa  ne  sanno  i  Millennials  di trolling, bufale e hate speech? E, soprattutto,  come  si  comportano  in  Rete? Leggi la brochure

Soft skills e competenze tecniche

Abbiamo dialogato con i nostri ospiti sulla dicotomia discipline tecniche e umanistiche.

Ha senso ancora chiedersi a che cosa serve la filosofia oggi? Interessa ancora ai giovani?

“I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”: questi sono i giovani che si sfidano a suon di filosofia durante le Romae disputationes che avevano a tema quest’anno “La natura del bello”.

Hanno partecipato il prof. Massimo Marassi dell’Università Cattolica, docente di Filosofia Teoretica, il dott. Giacomo Fornasieri giovane dottorando in filosofia in co-tutela dell’Università di Salerno e dell’Università di Lovanio, Giuditta Corbella, studentessa al secondo anno di Laurea magistrale in Filosofia e Stefano Buongarzone;, studente al primo anno di Laurea magistrale in Filosofia.

 

Ascolta la puntata

Ha un futuro studiare filosofia oggi?

E’ ancora vera la dicotomia tra facoltà umanistiche e scientifiche? Ha senso oggi studiare filosofia? Garantisce un’occupazione? Lo abbiamo chiesto al prof. Massimo Marassi dell’Università Cattolica, docente di Filosofia Teoretica.

“La filosofia abitua alla soluzione dei problemi perchè sviluppa il ragionamento. Anche la filosofia può essere coniugata con una competenza tecnica, economica, giuridica”.

Ascolta la puntata integrale

 

Ascolta l’anteprima di 7×1, in onda su Radio Marconi domani ale 18.40 e in replica alle 13.00.

 

 

Gli auguri dell’arcivescovo Delpini all’Università Cattolica e il saluto del card. Ravasi

Secondo tradizione, la giornata di mercoledì 8 novembre 2017 si è aperta nella Basilica di Sant’Ambrogio con la concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini, a cui ha rivolto il proprio saluto l’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori. In Aula Magna il discorso inaugurale del Magnifico Rettore Franco Anelli, il  e il saluto del Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori monsignor Mario Delpini hanno preceduto la prolusione del cardinal Ravasi. “Adamo, dove sei?”  è il tema della prolusione che il cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha tenuto nell’aula magna dell’Università Cattolica per l’inaugurazione dell’anno accademico 2017/2018.

Ecco l’augurio dell’arcivescovo di Milano:

“Auguro alla università di essere cattolica perché corrisponde alla sua vocazione ad essere università, quindi percorso accademico che contribuisce con la proposta educativa, con il rigore delle verifiche, con la qualità dell’insegnamento alla formazione di uomini e donne in grado di affrontare le sfide della vita e le responsabilità professionali.

Auguro all’università di essere cattolica perché in ogni ambito di ricerca e di insegnamento il confronto con la tradizione del pensiero cristiano e con il magistero della Chiesa si riveli fecondo di bene, capace di interpretare le sfide culturali che si pongono oggi e di proporre una scienza amica dell’uomo e del suo futuro.

Auguro all’università di essere cattolica perché offre un ambiente università in cui si mette al centro la persona, il rispetto per la persona, la promozione della persona umana e perciò si trovino bene gli studenti, si trovino bene i docenti, si trovino bene le persone che prestano i servizi perché l’istituzione funzioni. Creare un ambiente universitario è compito e responsabilità di tutti in una alleanza tra le diverse componenti che sia rispettosa dei ruoli e insieme disponibile a una condivisione fraterna.

Auguro all’università di essere cattolica perché le sue procedure e le prestazioni professionali di tutti siano caratterizzate dalla onestà, dalla trasparenza, dalla generosità, dallo spirito di servizio.

Auguro all’università di essere cattolica perché pone a servizio della Chiesa italiana le sue risorse di pensiero, di persone, di proposta accademica, educativa, formativa. La Chiesa Italiana è una nozione un po’ vaga e non è così evidente come l’Università Cattolica sia apprezzata dalle diverse componenti della comunità cristiana cattolica presente in Italia.  È certo però che rappresenta una straordinaria possibilità di offrire strumenti per interpretare la realtà, per ripensare la tradizione cristiana e trarne inedite ricchezze, per approntare strumenti per orientare il futuro. La Chiesa Italiana che ha messo a tema la sfida educativa in questo decennio e che ha celebrato il Convegno Ecclesiale di Firenze alla ricerca del nuovo umanesimo attinge o dovrebbe attingere dall’istituzione accademica cattolica più articolata e organica preziosi contributi per evitare letture superficiali, impostazioni improvvisate, luoghi comuni, chiacchiere inconcludenti. Mi sembra che la proposta cristiana è elaborata e proposta con un rigore e con una discrezione che sono molto migliori di qualsiasi altra proposta o anche del nulla di proposta che talora sembra di raccogliere dalla cultura corrente. Ma non basta. Ai cristiani non basta di essere migliori di altri. I cristiani sono chiamati ad essere all’altezza della loro vocazione. Per questo auspico che il rapporto della UC con la Chiesa italiana sia valorizzato per affrontare le problematiche incombenti, per offrire documentazione adeguata, per dare supporto alle speranza e chiarezza intelligente ai passi verso il futuro”.

I giovani cercano lavoro in Rete?

Cosa fanno i giovani quando sono in Rete? Secondo l’Osservatorio giovani una buona percentuale cerca anche lavoro.
Leggi la brochure completa: www.rapportogiovani.it/new/wp-content/uploads/2017/04/W_RG_SOCIAL_Brochure_148x210.pdf

7×1, Romanae disputationes su Radio Marconi

In questa puntata di 7×1 parliamo delle Romanae disputationes, un concorso di filosofia che esiste dal 2014 ed è rivolto a tutte le scuole italiane che, attraverso elaborati scritti e audio-visivi, consente agli studenti di riflettere su un tema scelto ed elaborare un progetto. Si sviluppa così una capacità critica, cioè il fare filosofia. Pietro Toffoletto, docente di storia e filosofia al Bachlet di Milano, ci introduce all’iniziativa.

Ascolta la puntata integrale

 

Ascolta l’anteprima

 

 

Ultime News