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FacilityLive: i giovani ai nastri partenza per il nuovo mercato digitale

«FacilityLive è vista come la Google europea per la sua componente centrale, un motore di ricerca. In realtà è qualcosa di più: una piattaforma tecnologica con una search di nuova generazione che viene considerata una delle possibili piattaforme tecnologiche europee del futuro», dice Mariuccia Teroni, uno dei due fondatori – insieme a Gianpiero Lotito – di FacilityLive, la startup pavese che si sta rapidamente affermando a livello nazionale e internazionale.

«Nei prossimi 5-10 anni si apre una finestra molto interessante per i ragazzi. L’Unione Europea sta lavorando alla creazione del Digital Single Market: un mercato unico digitale di oltre 500 milioni di utenti, contro quello americano che ne conta solo 300 milioni. Quello europeo può diventare il mercato più ricco e importante del mondo, dove le competenze digitali possono fare la differenza. Nella mia attività quotidiana e agli eventi a cui partecipo cerco sempre di promuovere l’importanza del digitale nel mondo del lavoro e nelle scuole, sottolineando la necessità di sviluppare una cultura digitale italiana ed europea e di cavalcare l’onda dell’innovazione. Faccio evangelizzazione nelle scuole e nelle università e speech a eventi dedicati all’orientamento giovanile per preparare i ragazzi a questo nuovo mondo».

Da un’idea di Mariuccia Teroni è nato il FacilityLive Coding4Kids, l’iniziativa realizzata da FacilityLive in collaborazione con il Comune di Pavia rivolto a tutti gli studenti delle classi quarte delle scuole primarie di Pavia per avvicinare i bambini al mondo della tecnologia e della programmazione. Ogni anno scolastico l’evento coinvolge circa 500 bambini. Da quest’anno il FacilityLive Coding4kids è diventato Pledge della Digital Skills and Jobs Coalition della Commissione Europea: un impegno concreto per ridurre il gap delle competenze digitali in Europa. La pledge ha anche l’obiettivo di rendere questa iniziativa una best practice replicabile e scalabile in ogni città. A febbraio è stato inaugurato il nuovo ciclo con le prime quattro classi, pari a circa 80 bambini. Nella sede dell’azienda si interrompono per un giorno i lavori di 40 programmatori per dedicare il tempo interamente ai bambini.

«Ai giovani insegno raccontando che la mia storia è la storia di FacilityLive e che bisogna aver coraggio e bisogna credere nei propri sogni, soprattutto in un momento storico così particolare dove l’Europa assomiglia molto a quello che era la Silicon Valley all’inizio degli anni ’80. Il sogno che anima tutti noi di FacilityLive è quello di contribuire alla creazione di una nuova industria tecnologica europea. La nostra avventura mi offre l’opportunità di confrontarmi continuamente con i giovani che dimostrano quanto siano già pronti per affrontare la sfida: hanno solo bisogno di fiducia. Dobbiamo dargliela».


Di quali nuove competenze si avvarrà la rivoluzione digitale?
«Quando si parla di cultura digitale, dobbiamo capire che è soprattutto una cultura d’impresa e non una cultura tecnica. Non si deve quindi pensare che i nostri ragazzi si debbano specializzare solo nelle materie scientifiche e in quelle tecniche. Ci sarà bisogno di bravi creativi, che creino interfacce grafiche semplici, ci sarà bisogno di designer, ci sarà bisogno anche di filosofi, perché il mondo che sta arrivando, l’Internet of Everything, un mondo in cui gli oggetti rilasceranno una enorme quantità di dati, avrà bisogno di analisti e filosofi in grado di riconoscere l’info-architettura delle informazioni».
Iniziare dai più piccoli, con iniziative come il FacilityLive Coding4Kids, significa fare un grande investimento sul futuro dei giovani e, quindi, del nostro Paese.

Maggiori informazioni sul sito dedicato al FacilityLive Coding4Kids.

7×1 incontra Scarp de’ tenis

7×1 ha incontrato il direttore di Scarp de’ tenis, Stefano Lampertico.

L’esperienza italiana del giornale di strada che ha avuto l’occasione di dialogare con Papa Francesco in occasione della sua visita a Milano. Ascolta il racconto del direttore Lampertico.

 

 

Puntata untegrale:

 

 

 

Anteprima:

 

 

“Condivido”, 15 maggio – Milano, Cagliari, Trieste e Matera – docenti e giovani

“Condivido” è un progetto educativo promosso da Parole O_Stili di cui Osservatorio giovani è partner. Rivolto a genitori, docenti e giovani studenti della scuola secondaria, Condivido vuole promuovere l’utilizzo di linguaggi non ostili in Rete. Appuntamento al 15 maggio a Milano, Trieste e Matera o in streaming. Le scuole superiori di Milano e provincia interessate a partecipare all’evento in loco possono scrivere ad associazione.ragazzi@istitutotoniolo.it.

www.paroleostili.com/condivido

Al centro dell’evento ci sarà il Manifesto della comunicazione non ostile, una carta che raccoglie i 10 princìpi proposti e votati dalla Rete negli scorsi mesi per ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi che si propagano facilmente in Rete. La carta, che è stata presentata lo scorso febbraio alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini e di oltre 500 giornalisti, manager, politici, docenti, comunicatori e influencer è stata subito adottata in molte scuole italiane da docenti e genitori. Un virus positivo che Condivido vuole alimentare grazie alla partecipazione della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli e dei tanti personaggi pubblici che hanno scelto di intervenire contro la violenza nelle parole, tra cui Paolo Ruffini, la cantante Lodovica Comello, un calciatore dell’AC Milan, il sito satirico Lercio e il direttore di Fanpage Francesco Piccinini. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming a tutte le scuole interessate. Per assistere alla diretta streaming gratuita, i docenti dovranno registrare la propria classe sul sito web dell’iniziativa (www.paroleostili.com/condivido). Durante l’evento sarà chiesto a tutti i partecipanti di interagire in tempo reale con i relatori, attraverso la Web App che sarà indicata dall’organizzatore. Per introdurre l’argomento e preparare gli studenti all’incontro, i docenti potranno inoltre scaricare dal sito web di Parole O_Stili alcuni materiali didattici utili a sviluppare un dibattito a lezione. Per ulteriori informazioni: scuola@paroleostili.it.
Rosy Russo, ideatrice di Parole O_Stili, ha commentato: “Questo evento nasce dal desiderio di mostrare ai giovani che un altro modo di stare in Rete è possibile. Perché ci sia un vero cambiamento è importante proporre dei modelli positivi, anche con leggerezza, come proveremo a fare noi con il contributo di tutti i partner e i personaggi pubblici che credono in questo progetto. La diffusione che ha avuto il Manifesto nelle sue prime settimane di vita dimostra che c’è una grande voglia di reagire ai linguaggi ostili che inquinano le relazioni e la Rete”.

Leggi il comunicato stampa di presentazione di “Condivido – Il Manifesto della comunicazione non ostile”.

 

Giovani, lavoro e rappresentanza, 11 maggio Milano

Il prossimo 11 maggio a Milano alle ore 14.30 intervengono sul tema “Giovani, lavoro e rappresentanza”

Marco Bentivogli, Segretario Generale nazionale Fim Cisl
Alessandro Rosina, Professore Ordinario di Demografia presso Università Cattolica di Milano e coordinatore del Rapporto Giovani
don Walter Magnoni, responsabile del Servizio per la pastorale sociale e del lavoro, della Diocesi di Milano
Modera Francesco Cancellato, direttore Linkiesta

Congresso FIM CISL lombardia

 

 

Se i green jobs sono il primo passo per l’occupazione giovanile

La promozione dei green jobs rappresenta una delle iniziative messe in atto da Fondazione Cariplo per contrastare le disoccupazione giovanile.

«La salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente sono strettamente legate alla diffusione di modalità produttive e di servizi attenti alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico, all’adozione di politiche e tecnologie green. Ma per rendere possibile tutto questo è necessario sviluppare fin dai banchi di scuola competenze green che impattano sulle varie occupazioni. Per questo preferiamo parlare di greening delle occupazioni anziché suddividere le occupazioni in green e non green», spiega Andrea Trisoglio, referente per Fondazione Cariplo del Progetto Green Jobs.
La crescente domanda di tecnici installatori di linee elettriche, professione che non prevede una preparazione diversa rispetto al passato, si accompagna al cambiamento di competenze per alcune occupazioni in un’ottica green. Ad esempio, «agli architetti si richiedono sempre più competenze relative al risparmio energetico e all’uso di materiali green nelle costruzioni, anche se la domanda di architetti non è complessivamente determinata dall’economia green». Ci sono anche professioni totalmente nuove o significative derivanti dallo sviluppo della green economy, come i tecnici installatori di impianti solari e fotovoltaici.

Una consapevolezza a cui Cariplo educa sia gli studenti che i neolaureati con il progetto dei green jobs che ha già i numeri. La Fondazione ha coinvolto circa 150 aziende, alcune nell’ambito dei tirocini green, altre come testimonial durante gli incontri di orientamento nelle scuole, altre nel percorso sull’autoimprenditorialità green per sviluppare idee progettuali e altre, infine, che hanno accolto gli studenti in alternanza scuola-lavoro.

La Fondazione ha accompagnato gli studenti liceali nell’orientamento ai green jobs coinvolgendo, nella prima edizione per l’anno scolastico 2015-2016, 25 scuole, 117 classi, 2.424 studenti, e svolgendo 990 colloqui individuali, con gli interventi di 43 testimonial aziendali. La formazione all’imprenditorialità green è stata destinata a 1.004 studenti di 27 scuole con il coinvolgimento di 11 aziende. L’alternanza scuola-lavoro per fondazione Cariplo ha significato l’impegno di 300 studenti in 12 classi di 3 scuole e di 13 aziende. I giovani che hanno terminato il ciclo di studi si sono rivolti allo Sportello Green jobs richiedendo 232 colloqui individuali.

Sono anche stati attivati 150 tirocini extracurriculare in 85 aziende.

«La situazione lavorativa del gruppo dei 150 giovani viene monitorata grazie a un “Protocollo tecnico” tra Fondazione Cariplo e  ministero del Lavoro all’interno del progetto Green Jobs. Tale protocollo prevede che la Fondazione condivida con il ministero l’archivio informatizzato del progetto contenente i dati individuali dei soggetti coinvolti nei tirocini. A sua volta, il ministero eseguirà le operazioni di collegamento tra l’archivio dati e il proprio sistema informativo statistico delle comunicazioni obbligatorie. Si genera così un nuovo archivio con le informazioni rilevanti relative alle posizioni e alle storie lavorative dei tirocinanti  e, dopo aver reso anonimi i dati, provvederà a consegnarlo alla Fondazione. Avremo a disposizione i primi dati verso settembre», chiude Trisoglio.

La fase due intende continuare sul solco della prima fase avviata nel 2015 e promuovere i temi della Circular Economy attraverso un programma di incontri rivolto a insegnanti e enti non profit attivi in campo ambientale.

Giovani e lavoro – un nuovo spazio: ecco perché

I giovani sono definiti Millennials, generazione Y o generazione Z, expat se espatriano, Neet se non lavorano e non studiano, Eet se sono formati e occupati. Ma chi sono realmente e che bisogni hanno? Si avverte la necessità di strumenti che siano in grado di far luce sulle nuove generazioni e sulla loro complessa realtà. L’elemento chiave per comprenderli è il lavoro. Con questo spazio Giovani e lavoro, l’Osservatorio giovani vuole contribuire a orientare politiche, servizi e progettualità destinati a giovani, studenti, diplomati, laureati, lavoratori. Un contenitore e generatore di storie, un luogo di incontro e di discussione, uno scambio di racconti sul tema del lavoro in un dialogo costante e fruttuoso tra imprese, istituzioni, università e mondo dei giovani. Giovani e lavoro è uno spazio aperto a chiunque abbia cuore e passione per il destino dei giovani, comunque siano definiti.

7×1 – Violenza verbale – parla Rosy Russo: da ascoltare

Rosy Russo, responsabile di Parole Ostili, racconta come è nata l’iniziativa del progetto: prima un sentimento forte, il disagio, e poi la sua cura, l’amicizia.

Una puntata tutta da ascoltare.

Ecco i dati dell’Osservatorio giovani per Parole Ostili

93a Giornata per l’Università Cattolica, 30 aprile

Studiare il mondo è già cambiarlo è stato il tema della 93a Giornata per l’Università Cattolica, celebrata il 30 aprile.

Leggi il messaggio di Papa Francesco al Regina Coeli del 30 aprile

L’impegno nella formazione superiore non può e non deve avere un fine egoistico, ma spingere “fuori” da se stessi. O meglio, la soddisfazione e il compimento delle aspirazioni personali che guidano il giovane nel percorso degli studi superiori, si attuano pienamente solo quando lo sguardo, l’interesse, l’azione, si volgono verso l’altro, gli altri, il mondo. Così che l’ansia di giustizia, di verità, di bellezza che pervade ogni cuore umano spinge al cambiamento, a costruire risposte per un mondo più giusto e più vero. Per maturare in questo percorso umano e intellettuale gli anni dell’università sono decisivi.
Al centro della GU vi è il desiderio positivo dei giovani a diventare protagonisti della vita pubblica, a farsi carico del proprio futuro e con esso del futuro del Paese, a vivere la formazione lo studio come l’inizio di una responsabilità da esercitare per il bene comune. Riconoscendo e incoraggiando la spinta ideale delle nuove generazioni, troppo spesso infondatamente dipinte come rassegnate e pigre (cfr. Rapporto Giovani), l’Università rinnova l’impegno che è alla base della sua stessa ragione d’essere.
“Studiare il mondo è già cambiarlo” si situa nella stessa direzione. Con una maggiore sottolineatura verso ciò che i giovani sentono con grande urgenza (è sempre il Rapporto a dircelo): la spinta ad una società più giusta e accogliente, ad un mondo migliore. Del resto è un argomento continuamente echeggiato da Papa Francesco in ogni incontro con i giovani di ogni parte del mondo. Nel binomio studiare-cambiare vediamo così radicarsi sia il tema della serietà (e del sacrificio) necessaria per il compiersi di una formazione di alto livello, sia il tema dell’impegno verso il reale ad ogni livello, vero e proprio coronamento della conoscenza. In questo senso si può intendere quel “già”: non c’è un prima e un dopo, quasi che il cammino universitario sia una sorta di preliminare, poiché studiare è “già” vivere, il sapere è “già” immergersi nel reale.

Visita il sito dedicato

Innovazione 4.0: una sfida per giovani e imprese, 26 e 27 aprile a Brescia e Milano

Nel percorso di avvicinamento alla celebrazione della Giornata per l’Università Cattolica del 30 aprile, vi invitiamo a partecipare a due giornate di lavori il cui tema sarà Innovazione 4.0: una sfida per giovani e imprese.

Sia a Brescia che a Milano l’Osservatorio giovani parteciperà con un Docente che diffonderà le prime statistiche del nuovo volume del Rapporto giovani 2017.

 

 

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