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I giovani e la fede: a 7×1 ne parla il blogger Cossovich

Ecco la puntata integrale di 7×1 sul tema Giovani e fede. Ne abbiamo parlato su Radio Marconi con Gabriele Cossovich, blogger e insegnante; il suo blog è “La terra come il mare”

 

Qui l’anteprima

Giovani, cittadinanza e partecipazione – Leggi l’indagine presentata al Presidente Mattarella

Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con una delegazione dell'Istituto Toniolo, per la presentazione del "Rapporto Giovani 2016" , oggi 30 novembre 2016. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Osservatorio giovani” dell’Istituto G. Toniolo
Approfondimento su “Giovani, cittadinanza e partecipazione” (Prof. Rosina)

L’indagine – promossa dall’Osservatorio giovani dell’Istituto G. Toniolo e realizzata da Ipsos – è rappresentativa dei giovani tra 18 e 32 anni nei sei paesi dell’Unione europea più popolosi (inclusa la Gran Bretagna).
E’ stata condotta nella seconda metà di luglio su un campione di oltre 6 mila giovani tra i 18 e i 32 anni (almeno 1000 in ogni singolo paese).
I paesi sono: Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Polonia.

 

SINTESI DEI DATI PRINCIPALI
La grande maggioranza dei giovani esprime un alto grado di appartenenza al proprio paese. Alla richiesta di assegnare un voto da 1 a 10 a quanto ci si sente cittadini italiani, tre giovani su quattro hanno attribuito un voto uguale o superiore a 6. Risultato in linea con i coetanei tedeschi e francesi, ma più basso rispetto agli spagnoli e ai polacchi.
Due considerazioni aiutano a capire questo dato. La prima è che il senso di cittadinanza in Italia è fortemente legato alla formazione e al titolo di studio. Tra i giovani laureati il dato sull’appartenenza al proprio paese sale oltre l’80% contro il 70% di chi si è fermato alla scuola dell’obbligo.
La seconda considerazione riguarda il fatto che i giovani italiani sono quelli che aprono di più al mondo il proprio senso di appartenenza. Ben il 22% degli intervistati in Italia si sente parte di una comunità che va oltre i confini del territorio in cui vive, contro meno del 10% dei tedeschi e dei polacchi.
Fig. 1 – Su una scala da 1 a 10 quanto ti senti cittadino del tuo paese? (% di risposte superiori o uguali a 6)
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Tab. 1 – Fra questi ambiti territoriali, a quale senti di appartenere di più?

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I giovani italiani presentano la percentuale più elevata di Neet (giovani che non studiano e non lavorano: sono oltre 2 milioni, in valore assoluto il dato più alto in Europa) e la più bassa percentuale di intervistati che hanno svolto esperienze di volontariato (50% hanno risposto di non averne mai fatte, contro il 33% dei britannici, il 45% degli spagnoli, il  47% di francesi, tedeschi e polacchi).
Se la partecipazione effettiva (al mercato del lavoro e nell’impegno sociale) è bassa, più alta risulta però in Italia la domanda potenziale.
Alla domanda, infatti, “Quanto è importante per te svolgere attività di volontariato” la percentuale di risposte positive più alte la si trova tra i giovani nel nostro paese (quasi tre su quattro, segue la Spagna con quasi il 70’%, chiudono Francia e Germania con meno del 60%).
Risultati analoghi si ottengono sul promuovere il bene della propria comunità: il valore più elevato è quello dell’Italia (oltre 83%), di nuovo seguita dalla Spagna (circa 81%), mentre si scende sotto il 70% in Gran Bretagna, Francia e Germania.
I giovani italiani staccano gli altri paesi anche sul desiderio e l’importanza di essere informati su ciò che accade.
Il valore elevato assegnato al lavoro in Italia, Spagna e Polonia riflette anche la maggior difficoltà e il maggior clima di incertezza sul percorso occupazionale che vivono i giovani in tali paesi. La Germania è la nazione con più bassa percentuale di Neet tra i paesi qui considerati e non sorprende notare che l’attenzione verso il tema del lavoro risulta più bassa.
Infine, sensibilmente più elevata risulta l’importanza del voto per i giovani italiani rispetto ai coetanei degli altri paesi: assegnano un punteggio uguale o superiore a sei all’importanza di recarsi alle urne l’80% degli intervistati in Italia contro il 70% circa dei coetanei degli altri stati considerati.

Tab. 2 – Su scala da 1 a 10 quanto consideri importanti per te i seguenti aspetti? (% di risposte superiori o uguali a 6)
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In definitiva, i dati dell’approfondimento internazionale dell’Osservatorio dell’Istituto Toniolo mostrano un alto senso di appartenenza al proprio paese dei giovani italiani anche se leggermente inferiore rispetto agli altri paesi. In parte ciò è dovuto ad un maggior senso di appartenenza senza confini, ma forse anche alla maggior difficoltà di essere efficacemente coinvolti nella partecipazione lavorativa e civica.
I giovani italiani mostrano però un maggior interesse, rispetto ai coetanei degli altri paesi, e una grande disponibilità a volersi fare parte attiva dei processi decisionali, di crescita e di miglioramento sociale del paese.

 

Scarica l’indagine

Galleria immagini dell’incontro con il Presidente Sergio Mattarella

Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con una delegazione dell'Istituto Toniolo, per la presentazione del "Rapporto Giovani 2016" , il 30 novembre 2016. Qui con il dott. Enrico Fusi, segretario generale Istituto Toniolo.(Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Cyberbullismo, Millennials, Neet, Alternanza scuola-lavoro

La rassegna stampa di Rapporto giovani è uno spaccato sul mondo dei ragazzi.

Leggi cosa i media dicono di noi

 

Ascolta la puntata di Radio1 Rai sul tema del bullismo

I grandi manager italiani dialogano con gli studenti, Milano 12 dicembre

ADesempio – I grandi manager italiani si raccontano e dialogano con gli studenti
Evento  12 dicembre 2016
Aula: G001 Bontadini –  Ore: 18.15
Largo A. Gemelli, 1, Milano

I grandi manager italiani si raccontano e dialogano con gli studenti

Interviene: Antonio CAMPO DALL’ORTO , Direttore Generale RAI

Saluti istituzionali: Mario GATTI, Direttore Area Ricerca e sviluppo, Università Cattolica del Sacro Cuore

Introduce: Pierangelo FABIANO, Presidente AGOL

Per accrediti: segreteria@agol.it

 

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Giovani e soft skill tra scuola e lavoro – Ricerca Rapporto giovani – Toniolo – McDonald’s

Quanto  le “soft skill”, ovvero le competenze trasversali, le  abilità interpersonali e di relazione con gli altri, nonché i tratti personali di tipo emotivo-sociale sono importanti per l’inserimento nel mondo del lavoro? La scuola è in grado di sviluppare queste abilità? La ricerca che l’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo ha condotto per McDonald’s Italia nel luglio 2016 sul tema Giovani e soft skill tra scuola e lavoro” ha inteso indagare l’opinione dei giovani sulle esperienze di alternanza scuola-lavoro in relazione al potenziamento delle soft skill.

Infatti, nonostante la crescente attenzione sul tema, sono pochi i risultati di indagini rigorose e articolate volte a sondare il parere dei giovani stessi. Lo studio rappresenta, allora, un contributo conoscitivo inedito basato su un campione rappresentativo di giovani dai 18 ai 23 anni (circa 900), ovvero mirato specificamente a chi si trova nella delicata e cruciale fase di transizione dalla scuola al mondo del lavoro.

Il parere dei giovani è stato sondato con riferimento a diversi temi: la percezione circa il possesso delle diverse soft skill, la dotazione fornita dalla scuola; la percezione della loro utilità per trovare lavoro e per la crescita personale di un 18enne; l’utilità potenziale di un’esperienza formativa di alternanza scuola-lavoro per accrescerle.

Tra le competenze più utili per trovare lavoro secondo i giovani vi sono: l’abilità nella comunicazione interpersonale (86,2%), il desiderio di imparare continuamente (86,1%), la capacità di risolvere problemi in modo efficace (85,6%), la disciplina, costanza e attenzione ai dettagli per il raggiungimento di obiettivi (85,2%) e il senso di responsabilità (84,9%).

Particolarmente interessante è poi la graduatoria delle competenze che i giovani intervistati considerano maggiormente sviluppate dalla scuola.

La percentuale di chi ha risposto “molto” o “moltissimo” non supera per nessuna competenza considerata il 50 percento. Questo significa che la maggioranza dei giovani non considera nessuna competenza trasversale sviluppata a livelli adeguati all’interno delle classi. Esistono in ogni caso differenze rilevanti tra le varie soft skill. Ai primi posti (competenze considerate più delle altre sviluppate in ambito scolastico): il senso di responsabilità (49,1%), la disciplina, costanza e attenzione volta al raggiungimento di obiettivi (48,3%), il desiderio di imparare (48,3%), la capacità di pensiero critico (46,9%) e la capacità di relazionarsi con gli adulti (46,1%).

Quali sono le competenze che, secondo i giovani intervistati, possono essere sviluppate efficacemente nell’ambito di esperienze di alternanza scuola-lavoro?

Le percentuali si collocano tutte sopra i corrispondenti valori della scuola, indicando un beneficio atteso dell’alternanza scuola-lavoro su ciascuna competenza considerata.

In particolare tra le soft skill che un’esperienza formativa in azienda può maggiormente sviluppare vi sono: la capacità di lavorare in gruppo (81,3%), il senso di responsabilità (81,2%), la capacità di relazionarsi con gli adulti (78,4%).

Soft skill che si ritiene siano sviluppate dalla scuola

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Soft skill che i giovani si aspettano di sviluppare tramite un’esperienza di alternanza scuola-lavoro

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Giovani e soft skill tra scuola e lavoro

7×1 – Edison e le start up

Stefania Battaglino, Mondo giovani Edison, ospite di rubrica “7X1”, in onda su Radio Marconi ogni sabato alle 18.30.

Il tema è “Dare un sostegno economico agli startupper”.

 

Ecco la puntata integrale

 

Ascolta l’anteprima

 

Open day lauree triennali e a ciclo unico, Cremona 6 dicembre

La giornata interamente dedicata alla scelta universitaria ti aspetta:
cogli questa opportunità!
Il Welcome Desk aprirà alle 8.30 e resterà aperto per tutta la durata dell’open day: potrai dunque presentarti in ogni momento, anche qualche minuto prima dell’incontro a cui vuoi assistere.

 

Qui le indicazioni

Open day lauree triennali e a ciclo unico, Brescia 3 dicembre

La giornata interamente dedicata alla scelta universitaria ti aspetta:
cogli questa opportunità!
Il Welcome Desk aprirà alle 8.30 e resterà aperto per tutta la durata dell’open day: potrai dunque presentarti in ogni momento, anche qualche minuto prima dell’incontro a cui vuoi assistere.

 

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