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I primi dieci anni del Rapporto Giovani: l’ 8 novembre convegno in Università Cattolica

In occasione dei primi dieci anni del Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo, martedì 8 novembre si è tenuto l’incontro “I primi dieci anni del Rapporto Giovani. Il futuro delle nuove generazioni”, presso l’aula Negri da Oleggio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nel 2012 l’Istituto Toniolo ha realizzato, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo, il primo Rapporto Giovani, la più estesa ricerca disponibile nel nostro Paese sull’universo giovanile.

Programma della presentazione dell’8 novembre

Introduzione:
Alessandro Rosina, Coordinatore Comitato scientifico Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo;
Rita Bichi, Comitato scientifico Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

Contributi:
Lo stato della scuola, Andrea Gavosto, Fondazione Agnelli;
Le giovani donne, Cristina Scocchia, AD illycaffè;
I progetti di vita, Gigi De Palo, Presidente nazionale Forum Famiglie;
Benvenuti al Sud, Mario Mirabile, Southworking

Sono intervenuti:
Fabio Introini, Francesca Luppi, Alda Marchese, Diego Mesa, Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

Ha moderato Roberto Fontolan, Comunicazione Istituto Toniolo.

Il comunicato stampa.

I dati presentati dalla prof.ssa Rita Bichi

Il video I primi dieci anni del Rapporto Giovani

L’articolo su Secondo tempo.

Qui la locandina dell’evento.

UrbanaMenteCultura 2022/23

È in programma il ciclo di incontri UrbanaMenteCultura 2022/23, organizzato con i patrocini del Comune di Magenta e dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

Il primo incontro “Ricerca di autenticità, timori e voglia di comunità. Le ambivalenze dei giovani, le sfide per le generazioni adulte” è in programma venerdì 21 ottobre alle 21, presso il CinemateatroNuovo Magenta, a cura di Elena Marta, docente di Psicologia Sociale e di Comunità all’Università Cattolica di Milano e Brescia e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

Qui la locandina con tutti gli incontri in programma:

Dieci anni di racconto della condizione giovanile

di Alessandro Rosina

Correva l’anno 2012 ed eravamo nel bel mezzo di quella che verrà ricorda come la “Grande recessione”. Giornali e notiziari televisivi erano pieni di titoli sul continuo peggioramento del tasso di disoccupazione giovanile, suscitando grande preoccupazione per la condizione e il destino di una intera generazione. L’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo nasce in quell’anno con l’obiettivo di costruire uno strumento solido e continuo nel tempo di studio e analisi della realtà dei giovani con una metodologia di indagine ispirata alle migliori esperienze europee. Non solo in grado di fornire dati sulla condizione oggettiva delle nuove generazioni, ma di cogliere anche il loro sguardo soggettivo sulla propria realtà e sulle trasformazioni del proprio tempo…

L’articolo completo sul Corriere della sera Buone Notizie

Transizioni. Un patto educativo per i minori stranieri non accompagnati

Lunedì 10 ottobre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore è stata presentata una ricerca dell’Osservatorio Giovani sui minori stranieri non accompagnati. Sono giovani che vivono una triplice transizione: affrontano e superano i traumi della migrazione, attraversano il passaggio dall’adolescenza alla vita adulta e da un contesto sociale e culturale a un altro. Per approfondire clicca qui.

Sono interventui Anna Granata, di Teen immigration, una rete di famiglie che accompagnano all’autonomia e secondo diverse modalità una cinquantina di ragazzi;  Lorenzo Tomai, di PlayMore, che organizza squadre di calcio e di basket formate da stranieri e da italiani; Elio Tozzi, del Centro Pedro Arrupe, che sostiene corsi di avviamento al lavoro nell’ambito della ristorazione, percorsi di autonomia abitativa, scuole per l’apprendimento della lingua.

Ha presentato i risultati della ricerca, Domenico Simeone (Osservatorio Giovani Istituto Toniolo), curatore del volume Transizioni (ed. Vita e Pensiero), Silvio Premoli (Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Milano); Sara Vatteroni (Fondazione Migrantes); Paola Bignardi (pedagogista). Modera Roberto Fontolan (Comunicazione Istituto Toniolo).

Qui la locandina dell’evento.

Rapporto Giovani 2022

È in libreria il nuovo Rapporto Giovani 2022, edito da Il Mulino.
Il volume è il primo della seconda decade dell’attività dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, rinnovato anche nella grafica di copertina.

Il libro presenta nella prima parte i quattro fronti su cui si giocano le sorti della ripresa in Italia:
– le nuove modalità di formazione e le nuove competenze;
– i nuovi lavori;
– i nuovi nuclei familiari;
– le nuove forme di partecipazione sociale.

Nella seconda parte si approfondiscono condizione e aspettative delle categorie alle quali il Pnrr si rivolge: oltre ai giovani, le donne, chi vive al Sud e nelle aree economicamente meno dinamiche del Paese.

Si aggiunge un focus sulla componente straniera dei giovani che vivono nel nostro Paese e un approfondimento sui ragazzi e le politiche che li riguardano in uno specifico stato europeo, la Spagna.

Qui il comunicato stampa.

I giovani vorrebbero partecipare al voto ma bisogna imparare a cercarli

Rita Bichi, docente di Sociologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e membro dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, riflette su Il Giorno in merito all’estrema disaffezione verso la politica manifestata dai giovani.

La professoressa Bichi è quotidianamente a contatto con giovani uomini e donne desiderosi di apportare un cambiamento alla società. E individua nella mancanza di un terreno di confronto tra gli attuali e i futuri leader la causa principale della mancata partecipazione al voto.

Come si spiega questa presa di distanza?

«In realtà si tratta di un allontanamento solo formale. I ragazzi della Generazione Z, nati su finire degli anni ’90, sono molto più interessati alla vita pubblica rispetto alla generazioni precedenti. Sono cresciuti in anni di crisi economica, hanno assistito negli ultimi a un’ulteriore voragine e per questo motivo, consapevoli del mondo che li circonda, sanno che devono lottare per prendersi tutto ciò che spetta loro. Fino a quando la classe politica non si avvicinerà ai temi che toccano da vicino i giovani, per esempio quelli ambientali, non potrà cambiare la situazione».

Cosa potrebbero fare in più i partiti per attirare l’attenzione dei ragazzi?

«In primo luogo cominciare ad ascoltarli: i nativi digitali si trovano ad agire in un contesto generale sfavorevole, ma sono in possesso di strumenti che gli elettori del passato non avevano; un fattore che i politici dovrebbero prendere in considerazione, per esempio intercettando i loro canali di comunicazione con un linguaggio corretto e adeguato. Non basta apparire sui social, bisogna mettersi sulla stessa lunghezza d’onda e dare spazio ad un confronto egualitario. Lo scambio di idee tra generazioni lontane tra loro è fonte di grande ricchezza, ma a livello di immagine c’è bisogno di qualcuno in cui giovani si sentano rappresentati. Il messaggio che mi sento di trasmettere è che i giovani ci sono, perché continuiamo a ignorarli?».

Qui l’articolo completo su Il Giorno – 28 settembre.

Relazioni, comunità e fede. La Generazione Z a Otranto

Il volume “Relazioni, comunità e fede. La Generazione Z a Otranto”, a cura di Cristina Pasqualini, Elena Marta, Fabio Introini e Adriano Mauro Ellena, raccoglie i risultati di una ricerca-azione partecipata condotta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo con il contributo dell’arcidiocesi di Otranto nell’a.s. 2021-2022 su 1888 ragazzi di età compresa tra i 13 e i 23 anni, frequentanti alcune scuole secondarie di secondo grado della provincia di Lecce (Galatina, Maglie, Martano, Santa Cesarea Terme).

Tra gli aspetti indagati tramite questionario: la condizione delle loro relazioni amicali, familiari e scolastiche dopo lo scoppio della pandemia, il benessere complessivo, il rapporto con la sfera della spiritualità e della religiosità.

L’indagine si è posta come obiettivi generali:

  1. studiare l’adolescenza come fase di crescita in cui possono presentarsi situazioni di rischio e sfide legate alla transizione legate alla vita adulta;
  2. studiare se i contesti relazionali in cui l’adolescenza vive siano in grado di riconoscerne competenze e risorse;
  3. produrre pensiero rispetto a modalità di intervento per favorire le competenze e le risorse degli adolecenti.

Nel mese di maggio 2021 sono stati realizzati, inoltre, quattro focus group che hanno coinvolto trenta studenti, di età compresa tra i 14 e i 19 anni (13 maschi e 17 femmine). La traccia di intervista ha scelto di approfondire, anche mediante l’utilizzo di foto-stimoli, le esperienze e i vissuti degli adolescenti sui temi delle relazioni, della comunità e della fede. I risultati emersi sono stati, infine, oggetto di un percorso formativo rivolto agli operatori ecclesiali e sociali che si occupano di questa fascia di età.

Webinar “Cambiamento climatico ed ecologia integrale”

Martedì 27 settembre, dalle ore 18.00 alle ore 19.00, si è svolto il secondo webinar del ciclo “Le cose nuove del XXI secolo”, una proposta formativa a cura del Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo di Studi Superiori.

Sono intervenuti:
– Prof. Vincenzo TABAGLIO
– Prof. Roberto ZOBOLI

Ha coordinato la Prof.ssa Ilaria BERETTA

Il webinar è stato trasmesso sui canali social dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Qui la presentazione del ciclo “Le cose nuove del XXI secolo”

Qui la registrazione del webinar.

Webinar “Accogliere i minori stranieri non accompagnati: tra progetti e burocrazia”

Martedì 13 settembre 2022 alle ore 17.00 si svolgerà il webinar “Accogliere i minori stranieri non accompagnati: tra progetti e burocrazia“, trasmesso in diretta sui canali social dell’Università Cattolica e dell’Istituto Toniolo. 

La complessa transizione alla vita adulta dei ragazzi stranieri, che giungono in Italia non accompagnati, richiede l’aiuto e il sostegno di tutta la comunità. Si tratta per lo più di adolescenti maschi tra i sedici e i diciassette anni, che fuggono da conflitti, dalla povertà o, più semplicemente, inseguono un sogno e sono alla ricerca di nuove opportunità. Sono giovani che vivono una “triplice transizione”: affrontano il superamento dei traumi subiti prima, durante e dopo il viaggio; vivono il passaggio dall’adolescenza alla vita adulta e da un contesto sociale e culturale a un altro.

Il webinar vuole dare voce ad alcune realtà che negli ultimi anni si sono distinte per l’impegno nell’accoglienza e nella costruzione di un patto educativo a favore dei minori nel momento delicato e complesso del passaggio alla maggiore età. 

Intervengono:
Loriana Cavalieri, Send (Palermo)
Rodolfo Mesaroli, Civico Zero (Palermo)
Andrea Piombo, Spazio Aperto Servizi (Milano)

Modera Roberto Fontolan, Comunicazione Istituto Toniolo.

Qui la locandina dell’evento:

Elezioni, i giovani che non studiano e non lavorano rischiano di disertare in massa

Due mondi che non comunicano e che appaiono sempre più distanti. «La crescita della disaffezione dei giovani verso la politica è una costante degli ultimi rapporti che abbiamo realizzato per l’Istituto Toniolo» spiega Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica e coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

“L’immagine che si proietta sulla condizione giovanile si può guardare da due prospettive opposte: la lontananza, sempre più palese, degli under 30 verso chi ha responsabilità pubbliche, in primis i partiti; la difficoltà, di converso, delle forze politiche nel trovare soluzioni efficaci al disagio dei nuovi elettori”. […]

“L’Italia è un Paese che da troppo tempo non fa politiche efficaci per le nuove generazioni e questo fattore pesa molto nella valutazione dell’attuale classe dirigente. Critica e distacco sono gli atteggiamenti prevalenti di giovani e giovanissimi, per una politica che li ha fatti arrabbiare. È vero, una minoranza secondo i nostri studi non sta neppure prendendo in considerazione la possibilità di un voto, perché non trova alcuna sintonia con l’offerta elettorale dei partiti che, d’altra parte, hanno un consenso sempre più basso. I leader politici, da un decennio a questa parte, non trovano le parole giuste e non riescono a coinvolgere questo tipo di elettorato, perché lanciano messaggi dall’alto senza mostrare di sapere quali sono i veri bisogni”. […]

L’articolo completo su Avvenire – 26 agosto.

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