Il 22 settembre a Catania dalle ore 16.00 alle ore 19.00 è in programma il convegno di studio dal tema “Giovani e Università Cattolica. La formazione integrale della persona per lo sviluppo dell’Italia meridionale” promosso da Chiese di Sicilia, Rapporto Giovani e Università Cattolica.

Locandina Convegno

La formazione dei giovani per il rilancio del Sud
Venerdì 22 settembre a Catania il primo convegno sul territorio di Alumni Cattolica, il network che riunisce i laureati dell’Ateneo. I dati dell’Osservatorio Giovani

Il primo convegno sul territorio dedicato agli Alumni dell’Università Cattolica. Venerdì 22 settembre, alle ore 16.00, la Sala dei Vescovi, Palazzo Arcivescovile, di Catania (Via Vittorio Emanuele II, 159) ospiterà l’incontro “Giovani e Università Cattolica. La formazione integrale della persona per lo sviluppo dell’Italia meridionale”. All’iniziativa, promossa in collaborazione con Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e Chiese di Sicilia, interverrà anche il ministro degli Esteri Angelino Alfano.

Dopo i saluti istituzionali del rettore dell’Ateneo Franco Anelli, di Enzo Bianco, sindaco di Catania, di monsignor Salvatore Cristina, arcivescovo di Catania, di Davide Faraone, sottosegretario alla Salute, già sottosegretario all’Istruzione, e Andrea Patanè, delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per l’Università Cattolica, seguiranno due sessioni di lavoro rispettivamente intitolate “La condizione giovanile in Italia: il focus Sicilia” e “Lo Sviluppo Economico: esperienze concrete, ed obiettivi da raggiungere”.

Alla prima sessione (ore 16.30) – moderata da Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore Università Cattolica nonché presidente Alumni Cattolica – Associazione “Ludovico Necchi”, parteciperanno Emiliano Sironi, ricercatore della facoltà di Economia, Saverio Continella, amministratore delegato del Credito Siciliano SpA, e il ministro Angelino Alfano, alumnus Cattolica.

In tale occasione saranno presentati i risultati sui Giovani e il Sud emersi dalla base dei dati che ha permesso la realizzazione del Rapporto Giovani 2017 (RG2017), realizzato dall’Istituto Toniolo con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo. Gli aspetti principali dell’indagine sono raccolti nel volume “La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2017” (Il Mulino, 2017). Il RG2017 si è basato su un campione di oltre 6.172 giovani tra i 19 e i 34 anni.

Nella seconda sessione (ore 18.00) si confronteranno Carmelo Papa, amministratore delegato e direttore generale STMicroelectronics Italia, Salvo Pogliese, europarlamentare, Pietro Dogliani, enologo e viticoltore Dogliani sas e alumnus Università Cattolica, Alfio Di Pietro, segretario generale della Consulta regionale delle Aggregazioni laicali.

Le conclusioni dell’iniziativa saranno affidate a monsignor Antonino Raspanti, vice presidente Conferenza episcopale italiana.

Alumni Cattolica è un grande network che riunisce le principali realtà associative formate da ex studenti che condividono un legame profondo con l’Università Cattolica e che vogliono continuare a contribuire alla sua crescita. Una comunità di persone presente a livello nazionale e internazionale, aperta a tutti coloro che hanno conseguito un titolo di studio di qualsiasi livello e in qualunque ambito presso l’Ateneo dei cattolici italiani.

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IST. TONIOLO: IL 49% DEI GIOVANI DEL SUD PRONTO AD ANDARE A LAVORARE ALL’ESTERO, SOLO IL 34% È ECONOMICAMENTE SODDISFATTO

I giovani del Sud Italia sono più insoddisfatti dei coetanei al Nord, ma allo stesso tempo sono molto dinamici e orientati a mettersi in gioco per favorire un cambiamento positivo del proprio destino. Infatti, se da un lato la soddisfazione nei confronti della propria situazione finanziaria è nettamente inferiore ai giovani del Nord (34% di soddisfatti al Sud rispetto al 47% del Nord e al 44% del Centro), dall’altro, però, i giovani del Sud sono maggiormente disposti a spostarsi in Italia e all’estero pur di migliorare la propria condizione economica. Infatti, il 49% accetterebbe di andare fuori dall’Italia (contro il 40% del Nord e il 44% del Centro), il 21% sarebbe disposto a spostarsi in qualsiasi regione pur di rimanervi, il 15% si sposterebbe solo all’interno della propria regione, mentre solo il 15% non è disposto ad affrontare spostamenti.

Le condizioni per le quali i giovani del Sud accetterebbero una nuova proposta di lavoro sono: la remunerazione con il 33% (37% Nord e Centro), la coerenza con la propria formazione con il 25% (21% Nord e 23% Centro), e la possibilità di conciliare il lavoro e la famiglia con il 24% ( 29 % al Nord e 32% al Centro).

È questo il quadro che emerge dalla base dei dati che ha permesso la realizzazione del RAPPORTO GIOVANI 2017 (RG2017), realizzato dall’Istituto Toniolo con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo. Gli aspetti principali dell’indagine sono raccolti nel volume “La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2017” edito da Il Mulino. Il RG2017 si è basato su un campione di oltre 6172 giovani tra i 19 e i 34 anni.

Il focus sul sud si concentra anche sul processo di transizione all’età adulta; i giovani del Sud, inoltre, dichiarano che sono costretti a ritardare l’uscita da casa dei genitori a causa principalmente della situazione economica (82%) e del lavoro (78%). Queste sono le stesse cause che impediscono loro di affrontare la paternità o la maternità (70% per cause economiche e il 72 % per motivi lavorativi).

I giovani del Sud, inoltre, sono attenti ed interessati al mondo del volontariato, tanto che il 40% dichiara di avere avuto esperienze in tale settore (con risultati del tutto in linea con quelli del Nord e del Centro). Particolare attenzione anche all’esperienza del Servizio Civile  con il 28% degli intervistati che ha affermato di avere presentato la domanda di partecipazione (Nord 13%, Centro 17%). Lontano, invece, l’interesse per i movimenti politici, anche se superiore comunque a quello rilevato nel Centro Nord: il 20% dichiara di aderire o avere aderito ad un partito politico (Nord 13%, Centro 14%).

Il presidente della Repubblica rimane un punto di riferimento per il 39% dei giovani del Sud (35% al Nord e 34% al Centro). Percentuale che si abbassa di molto per quanto riguarda la fiducia nei partiti che si attesta al 20% (17% Nord e 18% al Centro per i partiti) per i giovani fra i 19 e i 34 anni. Discorso a parte per le istituzioni locali e per l’Unione Europea per le quali la fiducia aumenta al 30% per quelle comunali, al 27% per quelle regionali e al 35% per la UE.

Dal RG2017 emerge anche come i giovani del Sud mantengano più saldo il proprio orientamento religioso: il 56% degli intervistati riferisce di appartenere alla religione cristiana cattolica contro il 48% Nord e il 46% per il Centro.

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