Nuovo allarme sulla disoccupazione giovanile in Italia. A lanciarlo è stata l’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo, che ha pubblicato un rapporto e un piano di azione sul lavoro per i giovani sotto i 25 anni. Ebbene, dallo studio emerge come l’Italia sia quarta nella classifica dei Paesi Ocse con maggiore disoccupazione giovanile, con un tasso superiore al 38% nel primo trimestre dell’anno.
Peggio del nostro paese fanno solo la Grecia e la Spagna (dove si supera il 50%) e il Portogallo, con un tasso del 40%. Tra gli under 25 senza lavoro e fuori dai percorsi di educazione e formazione (i cosiddetti Neet), l’11% è non cerca neanche più un lavoro perché pensa che non ce ne sia.
“Il numero dei giovani senza lavoro nell’area Ocse – si legge nel rapporto – è quasi un terzo in più rispetto al 2007 e destinato a salire ancora nei mesi a venire”.