I dati del Rapporto Giovani 2022 dell’ Istituto Toniolo evidenziano come la grande maggioranza dei ventenni italiani (circa il 60%) ritenga che la propria generazione si trovi in condizione peggiore rispetto ai coetanei europei (meno del 15% la considera migliore, per il resto è analoga). Una condizione aggravata dall’impatto della crisi sanitaria, che ha indebolito ulteriormente percorsi formativi e professionali. Il periodo della pandemia ha particolarmente provato i giovani, come molte ricerche confermano, anche sul versante dello stato emotivo e delle competenze sociali.
Sempre i dati dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo mostrano come, dopo l’approvazione del Pnrr da parte del Consiglio dell’Unione europea, fosse largamente maggioritaria l’apertura di credito dei ventenni verso la possibilità di superamento, con tale Piano, dei problemi strutturali italiani e di un rilancio epocale dell’economia associato a un miglioramento delle opportunità per le nuove generazioni. Livelli così alti di fiducia difficilmente trovano riscontro verso politiche dei governi passati. Questo slancio rischia però ora di perdersi in un momento particolarmente delicato.
Il conflitto in Ucraina, secondo i primi dati di una ricerca in corso dell’Istituto Toniolo, sta producendo sui giovani un senso di insicurezza rispetto al futuro paragonabile a quello prodotto dalla pandemia.
Qui l’articolo completo su Il Sole24Ore a firma di Alessandro Rosina, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.