A volte la passione di un giovane si intuisce anche solo dal timbro della voce. Succede così mentre si ascolta Salvatore Ferraiuolo, 27 anni, originario della provincia di Napoli. Si è trasferito a Milano per frequentare il corso di laurea in Economia e gestione dei beni culturali e degli eventi espositivi. Durante gli studi, Salvatore ha cercato di fare esperienze sul campo attraverso lavori in gallerie, una collaborazione con Class tv su argomenti artistici, a Dublino in un museo e, infine, a Expo2015.
Tra le opportunità del Fellowship Program, promosso da Istituto Toniolo e da Università Cattolica, lo stesso giorno in cui terminava l’esperienza in Expo, Salvatore legge l’offerta della borsa di studio per l’internship presso gli uffici del Museo delle Antichità Egizie di Torino.
“Mi è saltata all’occhio la proposta e sembrava cucita addosso a me. Ho deciso di applicare”. Nel giro di settimane, Salvatore si trasferisce a Torino per iniziare un’esperienza che “risponde al mio percorso di studio permettendomi di fare pratica”.
Il lavoro consiste in un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di studiare la fondazione come case history della gestione beni cultuali e individuare le scelte che hanno definito questo modello gestionale. Una situazione perfetta per Salvatore, che non ha scelto il corso umanistico di beni culturali ma ha combinato l’aspetto artistico sotto un aspetto di multidisciplinarietà. “Anche professionalmente vorrei preparare progetti culturali unendo la sensibilità economica a quella estetica, un unione che permette di cogliere le sfumature insite nell’una e nell’altra materia”.
È un’esperienza che si inserisce in un periodo delicato dove ogni giovane capisce cosa vuol fare della propria vita. “Vorrei continuare, sicuramente. In Italia è un settore in cui non è facile entrare. Le competenze richieste sono un adattamento all’ambiente di lavoro, rapportarsi con gli altri e imparare a lavorare in gruppo. Ad esempio, spesso dobbiamo produrre un unico risultato partendo da idee diverse e questo è molto bello”.
Salvatore sta facendo un’esperienza di lavoro dal contesto eccezionale e, conferma, “sì, ogni giorno provo a fare un giro al museo, almeno ci provo. Appena possibile corro a vedere di cosa stiamo studiando la gestione. È una bellezza”.